Progetto
"Sostieni una AMAS"
TITOLO
Sostieni una AMAS
TIPOLOGIA
Sostegno a distanza
STATO
Attivo (fase esplorativa)
LUOGO
Guinea Bissau, Penha-Bor Bissau
(Casa Bambaran)
DESCRIZIONE PROGETTO
IL PROGETTO IN BREVE
Sostegno degli operatori che accudiscono i bambini presso “Casa di Accoglienza Bambaran”
Perché con un solo gesto sia possibile aiutare bambini e adulti… il futuro e il presente della Guinea Bissau.
CONTESTO SOCIALE E GENESI DEL PROGETTO IN BREVE
In una nazione caratterizzata da un’indice dei “diritti dei bambini” di poco superiore a 4.0 (in Europa, mediamente, tale indice supera il valore di 8.5) i minori sono spesso in difficoltà. Casa Bambaran accoglie tali minori offrendo tutte le necessità di base oltre ad istruzione e assistenza psico-sanitaria. Se però l’aiuto ai bambini di Casa Bambaran non solo è importante, ma anche basilare, è anche vero che spesso ci si dimentica di coloro che si prendono costantemente cura di questi bambini: operatrici e assistenti socio-sanitari.
Questi operatori si occupano costantemente dei bambini svolgendo un ruolo fondamentale in “Casa Bambaran”. Essi sono tuttavia soggetti ai tipici problemi che caratterizzano la vita di tutti i giorni: famiglia, figli, stipendio, sicurezza del lavoro… sostenerli non solo aiuta i bimbi di “Casa Bambaran”, ma consente a queste persone di vivere serenamente in Guinea Bissau mantenendo il loro lavoro presso la struttura di accoglienza.
Perché non ha senso pensare al futuro (i bambini) se non siamo in grado di supportare in modo giusto il presente
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APPROFONDIMENTI E DETTAGLI
CONTESTO SOCIALE
E’ sufficiente leggere qualche giornale o fare un giro in internet, non necessariamente su testate o siti specializzati nella cooperazione, per capire che la vita dei minori nel continente africano è particolarmente complessa sotto molti punti di vista: dall’accesso all’istruzione fino al reperimento di cure e cibo. Tra le possibili privazioni ci sono mancanza di cure, scarso o nullo accesso alla sanità, mancanza di una casa, cibo assente o insufficiente, ridotto o nullo accesso all’acqua potabile, assenza o insufficienza di igiene. Sotto questo punto di vista i numeri sono molti e impietosi. A titolo esemplificativo, ne riportiamo alcuni tratti da UNICEF, SOS Villagio dei Bambini e HUMANIUM riguardanti la Guinea Bissau.
Questo contesto sociale, già estremamente difficile e gravemente carente in termini di diritti dei minori, peggiora notevolmente in caso di disabilità. Infatti, soprattutto nelle regioni dove l’animismo è maggiormente diffuso (aree rurali), la disabilità o altre condizioni che catalogano il minore come “anormale” (per esempio l’albinismo, la presenza di problemi psicologici/psichiatrici, la sussistenza di problematiche neurologiche come l’epilessia, il fatto di essere gemelli, ecc…) è associata alla presenza di spiriti maligni. Tale credenza, naturalmente infondata, porta all’emarginazione del minore, al suo abbandono/allontanamento, e/o a veri e propri abusi che possono giungere fino all’uccisione del bambino / a.
Questo è il contesto in cui è nata “Casa Bambaran”, una struttura costruita da Amici del Terzo Mondo che, da oltre 10 anni, lavora nell’ambito dell’accoglienza dei minori orfani, abbandonati, rifiutati o disabili provvedendo, ove possibile, al loro reinserimento in famiglia grazie a percorsi mirati volti a risolvere le problematiche alla base del rifiuto. Ove questo non fosse possibile, i bimbi vengono accuditi come in una famiglia. Durante tutta la loro presenza in struttura, a volte per lungo tempo, i ragazzi e le ragazze ricevono non solo vestiti, cibo, cure ed una casa, ma anche istruzione attraverso una Scuola Inclusiva, supporto psicologico e assistenza sanitaria.
MOTIVAZIONI E GENESI DEL PROGETTO
La struttura di “casa Bambaran” è stata fortemente voluta dal Presidente e dai membri del Consiglio Direttivo dell’associazione “Amici del Terzo Mondo” (A3M), all’epoca ONLUS, per dare una risposta concreta al contesto sociale sopra descritto; contesto che nei primi anni 2000 era ben peggiore di quello attuale. Il progetto ha preso il via nel lontano 2007 e ha richiesto ben cinque anni per essere completato (se sei interessato, qui trovi tutta la storia). Negli anni, sono state apportate diverse migliorie e aggiunte alla struttura originale fino ad arrivare alla situazione attuale. “Casa Bambaran” ha iniziato ad operare ufficialmente nel 2011 accogliendo i primi piccoli ospiti.
Se l’associazione A3M è la principale responsabile della costruzione della struttura, è anche vero che la funzionalità di “Casa Bambaran” non è in carico ad A3M.
Com’è possibile, dunque, garantire la funzionalità di “Casa Bambaran”?
La risposta è semplice: grazie al lavoro di donne e uomini della Guinea Bissau, coordinati dalla Caritas Locale e da missionari! E’ solo grazie al lavoro di queste persone, dunque, che è possibile portare avanti progetti di lungo respiro in grado di incidere davvero sui bambini e sulla società locale (presente e futura).
Tuttavia è necessario ricordare che le esigenze di questi operatori sono le stesse che abbiamo qui in Italia. Come noi, anche loro hanno una famiglia (in genere con un numero di figli ben più alto rispetto al nostro paese), parenti e genitori, una comunità in cui vivere, ecc. Dunque hanno esattamente le stesse preoccupazioni e i medesimi desideri che nutriamo qui da noi. Naturalmente, hanno bisogno anche di uno stipendio per poter vivere e garantire ai loro cari una vita dignitosa. Questo progetto nasce proprio perché l’associazione “Amici del Terzo Mondo” ha rilevato il grande rischio di pensare che sia sufficiente supportare i bambini per risolvere i problemi dimenticandosi di chi quei bambini li cura e li assiste tutti i giorni.
Il sostegno a distanza ai bambini, pur essendo un aiuto fondamentale, spesso copre “solo” i loro bisogni primari (cibo, medicine, vestiario, istruzione di base). Tuttavia è fondamentale garantire la presenza di persone che accudiscano i bambini. Questa presenza è tanto più importante se i minori sono disabili e richiedono assistenza continua e specialistica. Queste sono le ragioni per cui abbiamo deciso di proporre il progetto “Sostieni una AMAS”.
Perché con un solo gesto fosse possibile aiutare bambini e adulti.
Le AMAS sono operatrici che accudiscono i piccoli ospiti di “Casa Bambaran” 24 ore su 24, 7 giorni su 7 occupandosi di tutti i loro bisogni, specialmente delle necessità speciali dei bimbi disabili. Data la particolarità e la delicatezza del compito, è dunque particolarmente importante garantire non solo un costante aumento di professionalità delle AMAS, ma anche la più lunga permanenza possibile delle stesse persone all’interno della struttura. Gli operatori, infatti, non si limitano a fornire supporto ai bambini, ma assieme ai missionari rappresentano quanto di più vicino ci sia ad una famiglia. Questo è tanto più vero per i minori che hanno perso i genitori o per coloro che sono stati definitivamente abbandonati o che non possono rientrare in famiglia a causa delle condizioni sfavorevoli. Fornire il giusto supporto a questi operatori, garantendo uno stipendio adeguato, consente non solo di supportare indirettamente le famiglie degli operatori stessi, ma anche di ridurne il turnover consentendo ai bambini di “Casa Bambaran” di relazionarsi sempre con le stesse persone consolidando la relazione con effetti psicologici molto positivi. Parimenti, la liberazione di risorse permette a “Casa Bambaran” di investire in corsi di aggiornamento per le AMAS, aumentandone la professionalità.
Il progetto, tuttavia, non si rivolge solo alle AMAS (da cui prende il nome) ma a tutte le figure che operano all’interno della struttura incluse quelle “ad alta professionalità” (fisioterapista, psicologo, assistente sociale). La presenza costante di tali figure è un valore aggiunto notevole per i bambini. Molti di loro, infatti, necessitano di supporto psicologico continuo per superare il dramma del rifiuto, altri invece (in particolare i minori disabili) necessitano di sessioni di fisioterapia con una certa continuità oltre che di assistenza costante. La presenza di queste figure professionali all’interno della struttura garantisce la giusta continuità assistenziale (altrimenti impossibile da fornire).
Siamo profondamente convinti che questo progetto abbia la capacità di coniugare efficacemente il supporto ai bambini con il supporto delle persone che se ne prendono cura. Con una sola donazione è possibile dunque sostenere i bambini ospiti della struttura, ma anche le famiglie degli adulti che vi lavorano.
Se anche tu, come noi, credi in questo progetto, leggi come puoi supportarlo!
COME SOSTENERE E SEGUIRE IL PROGETTO
Abbiamo studiato due modalità con cui puoi sostenere il progetto ed altrettante ne abbiamo pensate per consentirti di seguirlo.
La prima modalità è la donazione singola. Con questo tipo di donazione potrai sostenere “una tantum” il progetto. Sarai inserito nel nostro database dei donatori e ti terremo informato sull’andamento generale con una cadenza di circa due volte in 1 anno.
La seconda modalità è il sostegno continuativo. Si tratta di una donazione regolare che vuole coprire in toto o in parte i costi annuali di un operatore. Al contrario della donazione singola, la donazione regolare costituisce un impegno cadenzato durante l’anno secondo modalità concordate. Anche in questo caso sarai inserito nel nostro database dei donatori, ma, oltre alle comunicazioni sull’andamento generale del progetto, riceverai notizie e impressioni direttamente dalla persona sostenuta con le tue donazioni. Per evitare qualunque incomprensione, non sarà possibile avere contatti diretti con l’operatore. Tutto sarà mediato dallo staff di A3M e dai missionari locali a maggior tutela di sostenitore e sostenuto.
COSA PUOI FARE CON UNA DONAZIONE REGOLARE
La donazione regolare è un impegno continuativo che si dipana nel corso di un anno. Puoi scegliere quale tipologia di operatore sostenere e il tempo per cui lo sosterrai (minimo 6 mesi). Trattandosi di una donazione regolare e continuativa, non è possibile procedere direttamente online, ma dovrai contattare l’associazione. Un operatore ti spiegherà come funziona la donazione regolare e le modalità con cui è possibile donare (generalmente si tratta di versamenti mensili o trimestrali).
Scopri cosa puoi fare con una donazione regolare!
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Se pensi che la donazione regolare sia la soluzione che fa per te vai alla pagina contatti utilizzando il pulsante “CONTATTACI” qui sotto e compila il form selezionando “Progetto AMAS” dal menu a tendina. Ti ricontatteremo per spiegarti come funziona la donazione regolare e come aderirvi. Grazie per il tuo supporto!
COSA PUOI FARE CON UNA DONAZIONE SINGOLA
Aiutare gli operatori significa aiutare i bambini di “Casa Bambaran”.
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