Spedizione novembre 2015
Lo scorso novembre 15 volontari dell’Associazione Amici del Terzo Mondo si sono recati in Guinea Bissau per la realizzazione del progetto “centro di aggregazione giovanile San Paolo”.
Questo progetto, voluto fortemente da Suor Ione di Giulio, impegnata da diversi anni con le sue consorelle in Guinea Bissau in aiuto della gioventù, dai più piccoli ai giovani. Appunto per i giovani, ecco il centro di aggregazione che vuole essere una proposta per quei ragazzi che dopo la scuola vogliono impegnarsi o trovare un luogo dove poter studiare o sviluppare attività atte alla loro età. È una possibilità per essere allontanati dalla strada che li porterebbe inevitabilmente al degrado.
Questo centro vuole essere anche una proposta per gruppi di giovani che dall’Europa vogliono avvicinarsi al mondo missionario e vivere un periodo di condivisione con chi si spende per le persone che hanno bisogno.
Il gruppo durante i suoi 15 giorni di permanenza a Bissau ha portato a termine la maggior parte dei lavori che si era prefissati. Dall’allestimento dei pannelli e impianto fotovoltaico all’imbiancatura di tutta la struttura, la sistemazione e realizzazione dell’impianto elettrico e idraulico con i boiler per l’acqua calda.
Tutti i lavori realizzati con l’aiuto prezioso di alcuni ragazzi del posto che non solo hanno aiutato ma, nel caso dell’impianto elettrico e fotovoltaico, hanno seguito con noi i lavori per poi essere loro stessi i manutentori in caso di problemi, guasti o manutenzione ordinaria,per loro è stata anche l’occasione di avere un’opportunità di lavoro.
Per i più giovani del gruppo è stata anche l’ occasione di cimentarsi in lavori che effettuavano per la prima volta e comunque sotto l’attenta supervisione, diciamo degli “esperti”.
Sempre durante il periodo di permanenza abbiamo fatto visita a Casa Bambaran, dove si sono fatti interventi di manutenzione ordinaria e controllo dei vari impianti.
La cosa più importante a Casa Bambaran è stata l’incontro coi suoi piccoli ospiti che, passato un po’ di tempo dalla nostra ultima visita, li abbiamo trovati cresciuti. È stato un incontro molto bello e toccante, si ricordavano ancora di noi, nomi compresi.
Riguardo ai bambini di Casa Bambaran, diverse cose sono cambiate in positivo. Alcuni tra i più grandi sono rientrati in famiglia o adottati da famiglie della Guinea che vivono all’estero. Ci sono stati anche piccoli miracoli, si perché questo è il termine giusto per quelle famiglie che hanno riaccolto il loro figlio portatore di Handicap tra loro, soprattutto in Africa dove spesso queste creature sono considerate portatrici di spiriti maligni e quindi spesso vengono allontanati dai villaggi o addirittura uccisi.
Con tante partenze, comunque, ci sono stati anche parecchi arrivi di bambini molto piccoli, e alcuni con problemi anche gravi.
La cosa positiva che abbiamo trovato a casa Bambaran è che ora tutto il suo meccanismo è entrato in un progetto più ampio che coinvolge non solo casa Bambaran, ma anche Caritas, tribunale dei minori, e istituzioni che, collaborando insieme cercano di dare una risposta alle difficoltà di queste piccole creature.
Il progetto casa Bambaran prevede anche una serie di incontri con le famiglie, sia originarie che di adozione perché tutto abbia ad essere ben seguito e soprattutto ci sia un cammino di maturazione prima di arrivare all’inserimento del ragazzo in famiglia. Anche sul versante dei ragazzi ci sono degli incontri dove li si rende consapevoli di quali sono i diritti dell’infanzia e dei ragazzi. Non ultimo sono previste visite a campione e senza preavviso alle famiglie per verificare lo stato del ragazzo, se è nutrito, se studia ecc.
Sempre a casa Bambaran abbiamo svolto una piccola, ma importante , lezione di igiene dentale. Questa resa possibile con l’aiuto dell’ospedale di San Donato Milanese che ci ha donato, tramite dei volontari, dentifrici, spazzolini e custodie fatte a mano. Sono stati realizzati cartelloni con disegni e istruzioni in lingua criolo, il tutto per un corretto uso del dentifricio e dello spazzolino. Ma soprattutto che lo spazzolino è personale e non va passato di bocca in bocca.
I bambini ed anche i più grandicelli hanno seguito attentamente le istruzioni che venivano date loro. Anche le educatrici le si vedeva attente.
È stata una spedizione molto intensa di lavori e di incontri e tutti sono stati impegnati nelle diverse attività, non ultima direi, la cucina, si perché cucinare per 15 uomini non è cosa da poco, soprattutto qui in Africa.
Un grande ringraziamento va a tutti i partecipanti la spedizione, alle suore che ci hanno accolto, a Giusi che, come sempre, ci ha accolto e seguito nelle nostre attività.
Il centro di aggregazione giovanile che si stà realizzando presso la casa delle suore a S. Paolo è indirizzato al mondo dei giovani che, purtroppo non ha luoghi dove potersi incontrare nel tempo libero dopo la scuola, anche solo per fare i compiti. Spesso li trovi lungo le strade della città a fare “niente”.Il centro vuole essere una “piccola” risposta alle loro esigenze e alla loro crescita. Poter dare loro una possibilità di aggregazione e fare proposte di esperienze concrete come, il teatro, la catechesi, il dialogo e l’incontro tra loro, un internet-point per potersi incontrare in rete con altri loro coetanei. La presenza di due camere potrà offrire loro anche la possibilità di qualche giorno di ritiro spirituale per crescere nella fede.È una possibilità in più che si vuole dare al mondo giovanile di Bissau che sarà il futuro di questa terra tanto povera.Potrà essere anche occasione per ospitare piccoli gruppi di giovani provenienti dall’Europa per poter fare esperienza e conoscenza con questa realtà a contatto e accompagnati dai Missionari che qui spendono la loro vita per dare speranza per una vita più dignitosa e perché tutti possano conoscere, attraverso la loro opera, l’amore di Dio per l’uomo.La struttura è composta da due stanze/camerate per ospitare circa 30 ragazzi per stanza. Due camere complete di bagno per ospitare possibili religiosi/e, una segreteria e una sala riunioni. Due blocchi di bagni compresi di docce a servizio delle camerate. Una sala da pranzo compresa di cucina. Al centro della struttura un bel salone polivalente per ospitare le possibili iniziative; teatro, proiezioni e tanto altro.